Redazione

Vi siete mai chiesti come viene realizzato il numero di Avventura che avete tra le mani? La domanda è retorica perché è un quesito che riceviamo spesso, attraverso le tante email che arrivano in redazione.

In effetti è necessario mettere al lavoro una struttura abbastanza complessa per costruire la vostra rivista preferita. Ma com’è fatta? Come funziona? Come ci si può mettere in contatto, contribuire, collaborare?

Abbiamo deciso di svelarvi tutto in una serie di articoli che vi permetteranno di saperne di più sul nostro lavoro, sui suoi tempi, sulle persone che ci stanno dietro e sugli strumenti che utilizziamo, iniziando dal cuore della rivista: la redazione.

image-29Partiamo da alcuni numeri. 40 capi provenienti da 16 regioni, isole comprese, che permettono di presidiare praticamente tutta l’Italia, formano la redazione di Avventura, piuttosto stabile da diversi anni nella sua composizione. I 23 capi e le 17 capo che ne fanno parte vanno dai 20 agli abbondanti ‘anta anni, e formano un team che può davvero mettere insieme le esperienze, mentalità e idee più ampie e disparate. Per Avventura è una bella fortuna avere a disposizione un bagaglio così variegato per età e provenienza!

Ciascuno di noi ha i suoi ambiti principali di specializzazione, tutti naturalmente hanno una certa competenza nella comunicazione e nel giornalismo. Ciascuno contribuisce mettendo a disposizione i suoi talenti, dividendosi sostanzialmente in altre due macro squadre: i redattori e gli illustratori. Si entra chiedendo, provando e infine… mettendosi al vostro servizio.

image-31Cosa ci manca? Beh, per esempio ci viene chiesto spesso di visitare la nostra sede, ma noi, purtroppo una sede vera e propria non l’abbiamo. A dir la verità esisteva, presso piazza Pasquale Paoli a Roma, dove c’è la sede ufficiale dell’AGESCI… ma verso la fine dello scorso millennio, quando non è più stato necessario incontrarsi a lavorare con macchina da scrivere, colla e forbici, la necessità di un luogo stabile è scomparsa perché ciascuno lavora da casa e produce materiale digitale. DISEGNO AVV1

Il luogo delle riunioni è quindi itinerante. Molte volte, però, ci incontriamo al Roma Scout Center, in Largo dello Scautismo, 1, per progettare i numeri. Abbiamo accolto spesso squadriglie o anche interi reparti per conoscerci e… farci dare una mano.

Ho detto tutto? No, manca il dettaglio più importante: come si entra in contatto con noi? Facile, scrivendo all’indirizzo scout.avventura@agesci.it. Scriveteci, venite a trovarci, proponete i vostri contributi. Soprattutto fateci sapere cosa ne pensate di Avventura e non fateci mancare i vostri consigli e le vostre buone idee. Alla prossima!

Avventura, come ogni giornale che si rispetti, nasce da una progetto!pianoredazionale1

L’AGESCI, nei suoi programmi, prevede anche la produzione di una rivista per Guide ed Esploratori: Avventura, appunto! Ma ne prevede anche, in linea di massima, i contenuti, che devono rispettare le regole associative e dare giusti contributi alla vostra crescita e alle vostre aspettative.
Queste indicazioni rappresentano la base del nostro lavoro e si definiscono piano editoriale.
La redazione recepisce tali indicazioni, anche in accordo con la branca E/G, e le sviluppa in un piano redazionale per ciascun numero dell’anno. Quindi da un solo piano editoriale scaturiscono ben cinque piani redazionali all’anno: cinque precisi progetti… uno per numero!

Ricordate le 40 persone che compongono la squadra di Avventura? Quelle, non sempre tutte, si ritrovano attorno ad un tavolo e iniziano a lavorare su un numero della rivista. Innanzitutto  si identifica un tema
principale che farà da collante al corpo principale degli articoli.
Va detto che le riunioni per programmare un numero non sono né brevi, né monotone!
È qui che scoppia la creatività di quanti siedono attorno al tavolo: le idee si rincorrono…

Cosa diciamo sull’energia. Energie rinnovabili? Sì! Ma anche nello sport Ok
E di energia al campo? E via così: si entra nei dettagli dei temi più gettonati, se ne aggiungono altri e si ridiscutono. Si continua con altro, perché su Avventura ci sono gli articoli di tecnica: e giù altre idee… buone… accolte… cancellate!
Poi c’è da decidere per l’inserto e i suoi articoli, tutti tecnici e sullo stesso tema. Ma non è finita: ci sono le rubriche fisse! Che libro ci presenta il topo? Chi scrive di spiritualità? E chi parla di Dreamland? Ehi: abbiamo dimenticato il Dossier! No problem: si torna indietro e si mette a posto anche quello.
Abbiamo ricevuto qualche bel contributo?
pianoredazionale2Si, c’è il kajak del Guarcino 1! Ottimo, dentro anche questo! A quante pagine siamo arrivati?
Ah, sì, perché dimenticavo: di ogni articolo si decide anche la lunghezza e l’ingombro delle immagini.

Il conteggio delle pagine viene tenuto sotto controllo dalla Capo Redattrice: Manca una pagina soltanto! La dedichiamo a Spazio EG, di foto ne abbiamo e siamo a posto!.
Sembrerebbe finito… eh, no, troppo semplice: per ogni articolo ci vuole il redattore competente e, per le relative illustrazioni, il giusto disegnatore!
Appena dopo sarà finita, e si potrà iniziare con il numero successivo: finora sono state impiegate più di tre ore! Vi sembra poco?

“Costruire” un giornale è un gioco di squadra a cui partecipano un image-25image-27direttore, la redazione e dei collaboratori. La redazione di Avventura ormai la conoscete:

Paolo, che è stato caporedattore negli ultimi sei anni, nel numero 1 di quest’anno ce l’ha presentata per bene, ci ha raccontato dei redattori, degli illustratori, del grafico e di tutti voi, che ci leggete e contribuite a migliorarci con suggerimenti e commenti. I redattori non scrivono quello che capita, ma seguono un progetto, come ci ha spiegato nel secondo numero Giorgio (anche lui è stato caporedattore di Avventura).
Ciascun numero va poi pensato e programmato sulla base delle linee guida generali dettate dal progetto editoriale.
Bisogna infatti stabilire quali articoli inserire pagina per pagina, chi li scrive, entro quando, quanto lunghi devono essere e in quale ordine verranno presentati al lettore. Per ogni articolo si stabilisce inoltre il tipo di illustrazioni e chi le disegna.
Tutta questa organizzazione prende il nome di timone.
Come dice il nome,  il timone serve a guidare attraverso gli argomenti del giornale.image-29image-31
In sostanza si tratta di uno schema (noi lo prepariamo con Excel, ma si possono usare altri programmi analoghi), una rappresentazione visiva su carta della scaletta di tutte le pagine che lo compongono e della sequenza di articoli. Normalmente viene definito dalla redazione dopo che, nella riunione, sono stati decisi gli argomenti del numero in preparazione.

Il timone viene aggiornato e modificato marcando le fasi di lavoro con vari colori, così già a colpo d’occhio il caporedattore, che lo gestisce, si rende conto della velocità con la quale si procede sulla tabella di marcia.
Ogni redazione può organizzare il timone come più le piace; è consuetudine per la redazione di Avventura marcare in rosso gli articoli ancora da scrivere, in verde quelli pronti (scritti e corretti) e in giallo gli articoli inviati al disegnatore per le illustrazioni.
Di regola, i nostri redattori, dopo aver ricevuto il timone dal caporedattore, scrivono il proprio pezzo in 15 giorni (sono bravissimi e molto puntuali… ehm, abbastanza puntuali!) quindi l’articolo arriva nelle mani dell’illustratore che, a sua volta, prepara i disegni adatti in 15 giorni (o 16…17…18…giorni).
La correzione delle bozze richiede l’attenzione del caporedattore per qualche giorno ancora e, poi, entra in gioco il grafico che impagina la rivista per renderla stampabile, sfogliabile, adatta ad essere inserita nell’archivio personale di ogni guida e di ogni esploratore.
Come fa? È una domanda interessante: chiederemo a lui di spiegarcelo!

 

 

Immaginate di essere al ristorante: ordinate il vo­stro piatto e attendete di vederlo sul tavolo. La prima sensazione verrà dai vostri oc­chi, da come si presenta il cibo destinato a scomparire nel vo­stro stomaco nel giro di pochi minuti. Anche il vostro naso sarà coinvolto, fino a quando le papille gustative assagge­ranno il primo boccone.

Impaginare Avventura è qualcosa del genere. Dopo es­sere stati al mercato a sceglie­re i prodotti più freschi, occor­re cucinarli secondo la ricetta.

Il grafico (ma è più corretto dirla all’inglese: graphic desi­gner) “cucina” il piatto secon­do le disposizioni dello chef (la caporedattrice Federica) cercando di renderlo attra­ente. Gli ingredienti di ogni numero sono sempre di prima qualità.

Ma facciamo un passo indie­tro: qualche anno fa, su incari­co dal caporedattore di allora, venne creato un nuovo proget­to grafico della rivista E/G.

Il progetto grafico è, appun­to, un progetto, come quello di una casa, e in base a quello poi si costruisce ogni numero, un po’ come architetto e impresa costruttrice.

Il graphic designer riceve dal­la redazione una serie di file, testo e immagini.

La prima fase consiste nell’inserire nelle pagine il testo dei singoli articoli, se­condo il timone (vedi articoli nei numeri precedenti). Si at­tribuisce al testo il font, cioè il carattere, si sistema il tito­lo con il suo specifico font, lo stesso del titolo in copertina.

Poi si rilegge tutto, si metto­no i grassetti per evidenziare le parole importanti e infine si inseriscono le immagini. Le immagini però vanno prepa­rate prima, con Photoshop® il più diffuso e potente software di fotoritocco. A volte le im­magini sono già di eccellente qualità e non necessitano di particolari elaborazioni. Altre volte, ahimè, sono di scarsa qualità e c’è da sudare per ren­derle accettabili (specie quelle di Spazio E/G!). Ma comunque fa parte del gioco. Creare una pagina interessante è tutt’al­tro che semplice: a volte si passano anche due ore su una singola pagina per raggiunge­re il risultato desiderato.

Il numero impaginato viene poi salvato in formato PDF, e inviato alla caporedattrice la quale controlla attentamente ed esegue le eventuali corre­zioni che non mancano mai: a volte si deve anche stravolgere qualche pagina. Quando tutto è controllato e approvato, il GD prepara il file esecutivo, desti­nato alla litografia, dove sa­ranno stampate le circa 60.000 copie del numero.

Per un simpatico gioco del destino, il GD che si occupa di tutto questo lavoro è uno… Scout. Ciò si traduce in una cura e un amore specialissimi nel preparare questa rivista destinata a ragazzi specialis­simi.