The Floating Piers – Civitas sul lago

Squadriglia Rondini del Montorfano I

Ciao, siamo la squadriglia Rondini del Montorfano I e quest’anno abbiamo deciso di conquistare la Specialità di Squadriglia di Civitas. Per questo la mattina del 28 giugno ci siamo ritrovate nella nostra sede a Coccaglio dove la nostra capo reparto Valeria ci aspettava per portarci a Sale Marasino. Abbiamo quindi preso il traghetto che ci ha portate a Carzano di Monte Isola sul Lago di Iseo ed è da qui che è iniziata la nostra missione sul Floating Piers!

The Floating Piers

The Floating Piers è una passerella di 3 km di lunghezza creata sul lago d’Iseo. I pontili sono larghi 16 metri e alti circa 35 centimetri. Il ponte è composto da 100.000 metri quadrati di tessuto giallo, che ricoprono il pontile galleggiante costituito da 220.000 cubi di polietilene ad alta densità, che ondeggiano seguendo il movimento delle onde appena sopra la superficie dell’acqua. Christo (nato nel 1935) e Jeanne-Claude (1935-2009) hanno ideato la struttura nel 1970. Jeanne-Claude è scomparsa nel novembre 2009, ma Christo ha continuato con il suo lavoro. Nella primavera e l’estate del 2014, Christo ha trovato che il lago d’Iseo fosse il luogo più stimolante per la realizzazione del loro progetto, che è stato in mostra dal 18 giugno al il 3 luglio 2016. Al progetto hanno lavorato persone provenienti da tutto il mondo. Come con tutti i progetti di Christo, Floating Piers è finanziato interamente attraverso la vendita di opere d’arte originali di Christo.

Siamo scese dal traghetto a Carzano e con gli altri passeggeri ci siamo dirette verso Peschiera Maraglio per poter cominciare la giornata sul ponte. Giunte sulle passerelle abbiamo avuto la sensazione di camminare a pelo d’acqua. Martina e Elisa, come molti turisti, si sono tolte le scarpe per sentire meglio la sensazione di movimento. L’esperienza è stata elettrizzante, nel vero senso della parola, perché c’era tanta elettricità statica da non poterci toccare senza prendere la scossa! La nostra missione consisteva nel chiedere informazioni e opinioni sull’opera quindi abbiamo iniziato ad intervistare svariate persone tra cui anche addetti alla sicurezza, volontari della croce rossa e persone venute da tutto il mondo!

 “Quando sono salito sul ponte credevo fosse molto più corto! È stata proprio una bella esperienza, peccato che per raggiungerlo abbia dovuto fare code interminabili lungo la strada.”
Marco, Lombardia

 “Ci sono stati alcuni malori dovuti all’ insolazione e all’anzianità delle persone. Non mi aspettavo una così grande affluenza, ma non sono preoccupato per questo, perché grazie ai corsi che ho frequentato so come gestire la situazione, anche se devo dire che questo percorso non è indicato per quelli con problemi di salute.”
Volontario della Croce Rossa

“È un’opera molto bella, anche se l’organizzazione poteva essere migliore per quanto riguarda trasporti e servizi. Crediamo sia un’esperienza adatta alle famiglie come l’opera The Gates, che abbiamo visitato mentre eravamo a New York.”
Famiglia, Milano

Papere e paperi su The Floating Piers

“Oggi sono qui, sul Floating Piers, perché i miei amici mi hanno consigliato di venire a visitarlo. Ritengo che sia un’opera molto bella e ben riuscita: vedo gente che si diverte e anche gente un po’ delusa ma questo fa parte dell’emozione. Oggi ho portato con me le mie papere di stoffa. Le papere sono una mia pazzia” dice Stefano “È gratificante vedere persone che commentano le mie foto dicendo che le mie papere riescono a rallegrare loro la giornata. È per questo che ho coltivato questa pazzia, perché con le mie papere creo gioia e sorrisi.”
Stefano Silvestroni, facebook: papere e paperi oppure Stefano Silvestroni

“Noi veniamo dal Brasile e crediamo che questa sia una grande opera d’arte perché è differente dalle solite opere fisse. Qui possiamo camminare con Christo e come Cristo!”
Gruppo di amici brasiliani

“Quest’opera è veramente interessante e ci ha portato tanto lavoro, ma anche un po’ di problemi a causa delle tante persone. Avrebbero dovuto prolungare l’esposizione per più tempo al fine di distribuire meglio il numero di turisti.”
Barista di Montisola

 “Quando salirò sul ponte mi aspetto di vedere un magnifico panorama e di provare emozioni nuove. Spero di non essere venuta dalle Filippine invano.”
Ragazza filippina

Addetto alla sicurezza, Germania

 “Lavorare sul ponte, nonostante il caldo e il riflesso del sole sull’acqua, è molto divertente. Il mio turno dura circa 6 ore e non mi aspettavo di vedere così tanta gente (ci aspettavamo 500.000 visitatori e sabato 25 erano già 550.000). Mi piace lavorare con persone provenienti da tutto il mondo e credo che l’artista abbia realizzato una bella opera.”
Addetto alla sicurezza, Germania

“Il fatto di avere qui il ponte ha portato molto lavoro, anche se ho avuto difficoltà poiché i miei dipendenti non riuscivano ad arrivare puntuali per le deviazioni sulle strade. Mi ritengo però fortunato di riuscire a lavorare sapendo che molti miei colleghi non possono recarsi al lavoro perché sono bloccati in casa.”

Barista di Iseo

Siamo scese dal ponte alle 14 circa e alle 15 abbiamo preso la navetta per Iseo dove abbiamo deciso di fare una passeggiata sul lungo lago e qui abbiamo intervistato altre persone che prendevano il traghetto per Monte Isola. Alle 17.30 siamo tornate alla fermata della navetta e abbiamo aspettato Roberta, l’aiuto capo reparto, per tornare a casa, mentre ci gustavamo uno strano hot dog piatto con crauti.

Grazie a quest’opera abbiamo compreso che non c’è limite al possibile.

“Quando la strada non c’è, inventala!”
Robert Baden-Powell

Bye J Sq. Rondini: Elisa, Martina, Sofia, Giulia, Sara.

Salendo sul ponte

Una sosta

Fine del ponte

Lungolago